ANote, marketplace europeo di investimento in royalties musicali, arricchisce la propria piattaforma con il catalogo internazionale (Usa esclusi) del compositore e produttore Sterling Fox e apre un’asta sui diritti di composizione dei brani inclusi a una valutazione totale di 388mila euro per 10mila quote disponibili: si tratta del maggiore catalogo presente sulla piattaforma in termini di valutazione. Sterling Fox, pseudonimo del musicista Brandon Lowry, è detentore dei diritti di composizione di brani come «Stereo Hearts» (resa celebre da Gym Class Heroes e Adam Levine), «Take Me Home» (nella versione di Cash Cash e Bebe Rexha), «Ghost Town» (eseguita da Adam Lambert) e altri pezzi che si sono fatti notare nelle classifiche internazionali. L’aggiunta dell’opera di Fox alla piattaforma conferma sia la continua espansione dell’offerta di ANote che il rafforzamento del suo percorso verso la costruzione di un ecosistema musicale sempre più completo. Direzione sottolineata, peraltro, dalla provenienza non-mediata del catalogo che crea un filo diretto tra l’artista e investitori, utenti e fan.
Fox commenta così l’entrata del catalogo sulla piattaforma di ANote: «Sono incredibilmente felice di rendere disponibile il mio catalogo sulla piattaforma di ANote e di condividere la mia musica con i fan e tutti gli ascoltatori che mi hanno seguito fin qui. Come ANote, credo anche io che l’approccio al mondo della musica debbe diventare sempre più trasparente e imprenditoriale, ed è per questo che spero di poter ulteriormente rafforzare la mia collaborazione con ANote».
Con quasi 300 brani che spaziano tra diversi generi – dal pop al rock psichedelico, passando per musica elettronica e indie – tra i quali «Roundtable Rival» (resa nota dall’interpretazione di Lindsey Stirling), «Where The Devil Don’t Go» (conosciuta per la performance di Elle King), «Man On the Moon» (composta per Britney Spears), «Talk to Myself» e «Shame On Me» (entrambi scritti per Avicii), il catalogo di Fox sbarca su ANote con un track record di 34.160 euro di royalty generate in media su base annua tra il 2019 e il 2021 (38.679 euro tra 2020 e 2021), e un Irr storico degli ultimi tre anni (Internal Return of Investment o tasso di rendimento interno) dell’8,79% per anno.
L’annuncio arriva a solo un mese dal successo dell’asta per il catalogo dell’etichetta discografica e holding di diritti Sundance Music ApS, che ha generato interesse negli investitori e si è conclusa in brevissimo tempo, con quote ora disponibili sul mercato secondario peer-to-peer. Nel catalogo Sundance sono presenti brani eseguiti dai maggiori artisti e compositori della scena jazz e blues danese e internazionale, da Enrico Pieranunzi a Scott Hamilton, e album come «Swedish Ballads & More» (Scott Hamilton), «Date With a Dream» (Malene Mortensen), «The Sound The Rhythm» (Jan Harbeck Quartet), «Work it Out (Ridin’ Thumb» e «Feels Like Home» (Inger Marie Gundersen).
In particolare, i brani inclusi nei cataloghi potranno generare royalties per gli investitori di ANote attraverso molteplici strade, a seconda della tipologia di diritti assegnata al singolo brano: passaggi radio o TV, performance pubbliche, streaming, vendita in formati fisici (Cd, vinile) o utilizzati in colonne sonore. I ricavi di queste royalties verranno distribuiti agli investitori su base trimestrale, a cominciare dal primo trimestre a seguito della data di chiusura dell’asta di catalogo.
«Si è parlato molto del cosiddetto “decennio dormiente” dell’industria musicale», commenta Marzio F. Schena, ceo e co-founder di ANote, «ovvero degli anni tra il 1999 e il 2014, quando sembrava che la musica dovesse soccombere ai nuovi media e metodi di fruizione di prodotti che, fino a quel momento, erano rimasti saldamente ancorati all’analogico. Oggi, invece, e soprattutto grazie alle nuove abitudini di spesa e fruizione del prodotto musicale da parte di Millennial e Gen Z e alle nuove regolamentazioni europee in materia di copyright, il mercato si mostra in piena salute, con ottime previsioni di crescita fino almeno al 2030».