Spotify, adesso arrivano anche gli Nft (da guardare)

Prosegue il dialogo tra musica e Nft, per ora incentrato soprattutto sul collezionismo. La piattaforma di streaming Spotify ha confermato l’avvio della fase di test del progetto che permetterà agli artisti di mostrare i loro Nft in accompagnamento a brani e album.

I primi ad essere coinvolti sono Steve Aoki e The Wombats, produttore e dj il primo, gruppo musicale indie rock di Liverpool il secondo. Nelle scorse settimane anche Mark Zuckerberg ha confermato che gli Nft sarebbero presto arrivati su Intagram e Facebook, con la prima piattaforma che sta già sperimentando la novità sul mercato statunitense. Anche per quanto riguarda Spotify, il test è disponibile per alcuni utenti su Android negli Stati Uniti e attualmente include Nft da acquistare con un rimando al negozio digitale di OpenSea.

«Conduciamo regolarmente una serie di test nel tentativo di migliorare le esperienze di artisti e fan. Alcuni di questi finiscono per aprire la strada a un’esperienza più ampia e altri servono solo come un apprendimento importante», ha spiegato l’azienda. La galleria Nft si trova sotto l’intestazione dell’artista e l’elenco dei brani. Facendo clic, viene visualizzata una raccolta di opere da scorrere. Selezionandone una, se ne vedrà una versione ingrandita, oltre a una breve descrizione. Tramite il pulsante «Vedi altro», si atterra sulla relativa pagina di OpenSea.

Tutti giorni, da un anno abbondante a questa parte, si registrano notizie che hanno a che fare con musica e Nft. Qui da noi, settimana scorsa, in esclusiva su Brots, è uscito sotto forma di Nft «Kaotika», il nuovo singolo di Simone Panetti featuring Naska, G.Bit e Mike Lennon. Il brano esce per l’etichetta Thamsanqa e fa parte di «LiveTape 3.0» (ex «TwitchTape»), il terzo volume del format ideato dallo streamer italiano. Brots è un marketplace italiano di pubblicazione, scambio e vendita di Nft, tra i pochissimi al mondo focalizzato sulla musica, l’unico che permette di acquistare direttamente sull’app. User friendly, dà la possibilità di pagare in euro e non richiede alcuna conoscenza del mondo crypto.

Se da una parte le iniziative tecnologiche in questo senso si moltiplicano, il mercato collegato non sembra decollare. Secondo un recente report del Wall Street Journal, infatti, le vendite giornaliere di Nft sono calate del 92% a livello globale, dalle 225mila di settembre dello scorso anno alle 19mila di inizio maggio. In discesa anche il numero di portafogli Nft attivi, ossia degli «album» personali dove visualizzare le opere in possesso: dai circa 119mila di novembre ai 14mila di fine aprile.