Due buone nuove arrivano oggi dal mondo del credito, all’indirizzo della filiera della musica che, per ovvie ragioni di prevenzione, non ha ancora smesso di scontare il proprio periodo di lockdown da coronavirus. Riguardano Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo. Intesa Sanpaolo Prossima, la struttura di Intesa Sanpaolo dedicata all’Economia del Bene Comune, ha sottoscritto un accordo con Federculture, Agis, Forum del Terzo Settore e Alleanza delle cooperative per sostenere il comparto. Per il rilancio del settore culturale, la Banca metterà a disposizione una quota del proprio Fondo di Solidarietà e Sviluppo di 5 milioni, con un effetto leva che consentirà di concedere finanziamenti per un massimo di 25 milioni a realtà più piccole periferiche e giovanili con particolari difficoltà di accesso al credito. L’obiettivo di Intesa Sanpaolo Prossima è aumentare ulteriormente il proprio impegno creditizio nel settore, oggi valutabile in 250 milioni, per sostenerne il rilancio.
Con l’accordo la Banca promuove inoltre uno spazio di confronto nel quale gli operatori del comparto si incontrano in modo continuativo per definire modelli di sostenibilità sulla base delle rispettive esperienze con un approccio strutturale alla crescita che andrà a beneficio dell’intero settore. Questo strumento viene quindi avviato a vantaggio di una delle economie più qualificanti del Paese. Adottando regole di gestione, rendicontazione, marketing, fund raising tratte dalle esperienze più virtuose, le realtà della cultura e dello spettacolo dal vivo si renderanno più efficienti migliorando così le proprie possibilità di accesso al credito,
Superata la fase di emergenza sanitaria che ha richiesto interventi in prevalenza a fondo perduto o con garanzia pubblica per il sollievo dei lavoratori, nella fase di rilancio l’obiettivo dell’accordo è predisporre le condizioni che consentano attraverso il credito – di breve e soprattutto di medio/lungo termine – lo sviluppo del sistema cultura con una sostenibilità complessiva migliore di quella precedente la crisi. Su questo mondo, infatti, gravano sia gli effetti non ancora calcolati del distanziamento sociale, con l’inevitabile riduzione di presenze fisiche, sia quelli collegati alla diminuita capacità economica delle persone e delle famiglie, cui si aggiunge la crisi del turismo con una riduzione drastica della circolazione interna e internazionale.
Continuano intanto le attività a supporto dei professionisti della musica intraprese a maggio dal fondo Covid-19 Sosteniamo la musica di Music Innovation Hub, Spa Impresa Sociale supportata da Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore. Fondo sostenuto da Spotify e promosso da Fimi. Grazie ad un contributo di 250mila euro di Fondazione Cariplo – di cui 230mila devoluti direttamente al Fondo, e 20mila per lo sviluppo di iniziative a supporto della filiera e per la comunicazione, promozione e gestione del fondo – Music Innovation Hub potrà offrire ulteriore sostegno concreto a centinaia tra artisti e professionisti che a causa dell’emergenza sanitaria si trovano in grave difficoltà economica.
Inoltre, con il nuovo emendamento al Decreto Rilancio dello scorso 3 luglio, il Governo ha assicurato l’accesso a diverse forme di sostegno economico a un più ampio bacino di lavoratori dello spettacolo, precedentemente esclusi dagli aiuti pubblici: da qui la decisione, in condivisione con Squadra Live, di aprire dal 13 Luglio l’accesso al fondo Covid-19 Sosteniamo la musica anche a coloro che hanno già beneficiato o possono beneficiare di aiuti da parte dello stato o di altre istituzioni, con l’intenzione di rendere il fondo di Music Innovation Hub ancora più accessibile e inclusivo nei confronti di lavoratori intermittenti e di liberi professionisti.
A oggi il fondo ha già erogato nelle prime settimane di attività 125mila di contributi a fondo perduto, aiutando 250 persone tra artisti e professionisti dell’industria musicale. Di questi, molti sono musicisti, cantanti, dj, costretti allo stop dalle limitazioni sugli eventi di musica dal vivo, e molti altri sono invece professionisti del dietro le quinte della filiera, come i numerosi tecnici audio, direttori di produzione (le figure relative al mondo della produzione di eventi costituiscono il 36% dei professionisti aiutati grazie al fondo) e insegnanti di musica. Tra coloro che hanno beneficiato dei contributi erogati dal fondo non mancano gli under 30 (il 37% dei beneficiari), assieme a coloro che sono iscritti a cooperative o associazioni di categoria. Con il supporto di Fondazione Cariplo si stima quindi di poter supportare economicamente da qui a fine 2020 altri 450 lavoratori della filiera musicale e le loro famiglie. Ma altre iniziative sono già in cantiere da parte di Music Innovation Hub per incrementare ulteriormente il sostegno alla filiera.