Concerti, Brusaferro: «Niente eventi fino a che non avremo un vaccino»

«Grandi raduni per concerti o nelle piazze metterebbero a rischio chi vi partecipa e i loro familiari». Quindi «il primo elemento da escludere sono le attività che prevedono aggregazioni o presenza contemporanea di decine o centinaia di persone in spazi ristretti o chiusi. Non sono attività che possiamo immaginare finché non avremo un vaccino». Lasciate ogni speranza, o voi che contate di tornare ad affollare i palazzetti in autunno. La battaglia contro il coronavirus non è vinta e, finché non lo sarà, niente live. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro (nella foto Ansa), durante la trasmissione Agorà, su Rai 3, risponde così alla domanda su quali potrebbero essere le prime riaperture.

«Apprezzo lo sforzo che c’è per cercare di ripristinare le attività. Ma l’importante – ribadisce – è fare un passo alla volta. E i primi passi sono riaprire le attività produttive essenziali, permettere alle imprese di mantenere gli ordini, garantire i servizi all’interno e l’export. Il turismo è molto importante e va guardato con attenzione. Ma solo dopo che avremo visto che le misure adottate nelle prime settimane per il movimento delle persone possono garantire la non ricrescita dei casi». Parole che arrivano a poche ore dalla lettera aperta con i dieci punti da seguire che le associazioni di categoria della musica hanno indirizzato al premier Giuseppe Conte.

Questo il decalogo per ripartire delle imprese di settore. Primo: portare il Fondo Emergenze introdotto dal Dl Cura Italia a 200 milioni. Secondo: contributo a fondo perduto per i mesi perduti a causa del lockdown. Terzo: sospensione di tasse e contributi per il settore, attraverso un meccanismo di rateizzazione. Quarto: estensione della durata dei voucher da 12 a 18 mesi per i concerti annullati. Quinto: creazione di un bonus cultura per le famiglie. Sesto: Iva al 4% per musica e spettacolo. Settimo: reddito di emergenza anche per i precari del comparto. Ottavo: revisione delle pendenze erariali per gli organizzatori di spettacoli dal vivo per appianare tutte le asimmetrie nell’applicazione dell’Iva sugli spettacoli dal vivo. Nono: apertura di un tavolo di lavoro con la task force presieduta da Vittorio Colao per la ripresa delle attività. Decimo: certezza sui tempi. Qualcuno si sta orientando verso la diversificazione: Dice, piattaforma di ticketing inglese attiva anche in Italia, lancia per esempio Dice Tv, piattaforma di streaming che consentirà di trasmettere concerti.

  • Oscar Abelli |

    E allora non aprite nulla ! noi musicisti e operatori tutti col sedere a terra?

  • Fabio |

    Sono interessato agli sviluppi

  • vito martin |

    Sono interessato a seguire gli sviluppi lavorando nel settore

  • Lapara |

    E noi musicisti siamo nei guai giustamente.

  • Sergio Petio |

    chiudete tutte le spiagge, parchi , strade dove si passeggia. Ovunque si possono fare assembramenti

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