«Qualche difficoltà nell’organizzazione dei Jova Beach Party l’abbiamo avuta ad Albenga, perché è la spiaggia più piccola, da circa 10mila persone (a fronte delle 45mila di Lignano Sabbiadoro, ndr). Ma in realtà l’ostacolo più grande è stato il terrorismo ambientale che è stato fatto contro di noi». Si è espresso in questi termini Maurizio Salvadori, numero uno di Trident, la società che organizza il Jova Beach Party Tour, la festa in spiaggia di Jovanotti per l’estate 2019, al via sabato 6 luglio da Lignano.«A Cerveteri ci hanno accusato di aver sbancato le dune, che erano solo riporti di sabbia nera, e di aver progettato un fantomatico eliporto, a Roccella Jonica, che era una discarica abusiva che noi abbiamo ripulito, hanno provato a sequestrare l’area del concerto – spiega Salvadori -. Noi abbiamo lavorato con cura, con un progetto ad hoc per ogni luogo. Sono state dette stupidaggini colossali. E la collaborazione con il Wwf ci ha permesso di essere attenti alle varie criticità ambientali. È stato fatto tutto il necessario». Nel mirino degli ambientalisti era finita anche la data montana di Plan de Corones. «Una polemica sterile – spiega anche Antonio Barone del Wwf -: lì durante i picchi della stagione invernale c’è un traffico di 20mila persone l’ora. Con il concerto ne arriveranno 25mila. È già un’area fortemente antropizzata».
A dare il benvenuto, nella prima date di Lignano Sabbiadoro, alle 16 in punto è stato lo stesso Jova dal palco, dando il via al party più atteso dell’estate: «Grazie di essere venuti, grazie di essere qui», ha detto invitando poi a divertirsi senza dimenticare un atteggiamento rispettoso verso l’ambiente. «Che enorme gigantesca figata! Mi preparo al Jova Beach Party da 30 anni! Torno in consolle a fare divertire la gente! È un’emozione grandissima, un’emozione che va oltre il concerto, il lavoro e l’impegno! Finalmente vivremo insieme questa grande storia!», aveva urlato a gran voce l’eterno giovane della musica italiana appena arrivato in spiaggia. Dieci i mesi di preparazione per le 17 date che finora hanno venduto circa 250mila biglietti: sold out oltre alla stessa Lignano, anche Rimini, Barletta, Albenga, Lido di Fermo e Viareggio.