«Money, it’s a gas!» si occupa di musica e non di moda. A meno che non sia la moda a occuparsi di musica: è esattamente quello che succede con la campagna di advertising primavera-estate 2017 di Fay, marchio che produce abbigliamento all’interno del perimetro del gruppo Tod’s, controllato da Diego Della Valle. Una campagna che in un certo senso segue una tendenza: la moda da qualche anno ritrae talent «figli d’arte» e la stessa Fay ha coniugato questo verbo affidando i suoi capi ai volti di Dylan e Hopper Penn, figli di Sean, nonché a Morgane Polanski e Gabiel Kane Day Lewis, rispettivamente luce degli occhi di Roman Polanski e Daniel Day Lewis. Stavolta il talent figlio d’arte è innanzitutto dietro la macchina fotografica: Mary McCartney, figlia di Paul e Linda Eastman che ha ereditato da papà il taglio degli occhi e da mamma il talento con l’obiettivo. Ma anche i modelli hanno un albero genealogico rock and roll di livello assoluto: trattasi di Levi Dylan, figlio del frontleader dei Wallflowers Jakob ma soprattutto nipote del premio Nobel per la letteratura 2016 Bob Dylan, e Clara McGregor, figlia di Ewan che, per la generazione dei 30/40enni, è soprattutto il Mark Renton di «Trainspotting», cult movie anni Novanta con una colonna sonora da urlo del quale in questi giorni trovate in sala il sequel. Dove lo organizzi un set con questi illustri testimonial? Probabilmente non c’è posto migliore degli Abbey Road Studios di Londra, senza dubbio gli studi di registrazione più celebri al mondo, un posto che fa parte dell’imprinting genetico di Mary McCartney, perché là dentro, con i Beatles, il padre ci ha cambiato per sempre il corso della musica. Un esperimento intelligente di exploitation dell’immaginario musicale collettivo attraverso il quale – almeno così ci sembra di intendere – Fay arriva probabilmente anche a un pubblico diverso: il pubblico dei «Vintage Clothes», cantato da Macca.
Nella gallery gli scatti e il backstage della campagna di advertising primavera-estate di Fay