Apple Music sfonda il muro dei 20 milioni di abbonati. E resta «hungry» e «foolish»

All’indomani della notizia sul miliardo di dollari versato negli ultimi 12 mesi da YouTube all’industria discografica, arrivano news anche da Cupertino. Apple Music, il servizio in abbonamento per ascoltare musica in streaming, rompe il muro dei 20 milioni di utenti. Ad annunciare il traguardo e la crescita degli abbonati è Eddie Cue, vicepresidente per i software e i prodotti internet della Mela (nella foto), in un’intervista a Billboard. Apple aveva raggiunto 11 milioni di utenti paganti nel febbraio scorso, 13 milioni ad aprile e 17 milioni a settembre. «Vogliamo di più e vogliamo andare più velocemente, siamo affamati!», dice Cue citando Steve Jobs che usò questa espressione nel celebre discorso agli studenti dell’Università di Stanford («Stay hungry, stay foolish», ricordate?). «Non possiamo dimenticare che, come industria, abbiamo ancora pochissimi abbonati», ha proseguito il manager di Cupertino. «Ci sono miliardi di persone che ascoltano musica e noi non abbiamo raggiunto nemmeno il traguardo dei cento milioni di abbonati. Ci sono molte opportunità di crescita». Oltre il 60% degli abbonati a Apple Music non ha fatto acquisti su iTunes negli ultimi 12 mesi, a dimostrazione che si tratta «in gran parte di nuovi clienti Apple», ha spiegato Cue. Spotify, primo rivale di Apple Music, a settembre ha dichiarato 40 milioni di abbonati, in un mercato che si fa sempre più affollato, con player come Rhapsody, Google Play Music, la stessa YouTube Red, fino ad Amazon Music Unlimited e a Pandora. Quest’ultima proprio ieri ha ribadito il lancio del suo servizio in abbonamento, Pandora Premium, che arriverà nei primi mesi del 2017.