Max Gazzé e Negrita in giro per il mondo con HitWeek. Obiettivo: «esportare» pop e rock all’italiana

Il pop italiano è un prodotto che può essere «internazionalizzato»? Al netto della tradizione bel canto incarnata da Andrea Bocelli, del fenomeno Latin pop che ha avuto in Laura Pausini la sua punta di diamante e dei fasti del prog anni Settanta, esistono spazi di distribuzione e commercializzazione per la musica italiana all’estero? Francesco Del Maro risponde affermativamente. È il managing director di Music Experience e, da ormai otto anni, organizza HitWeek, il più importante festival per la diffusione della musica italiana all’estero, in partnership con Fimi e Ice. L’edizione 2016 parte venerdì 7 ottobre, con il concerto di Max Gazzé (nella foto di Barbara Oizmud), fresco del successo dell’album «Maximilian», al Rialto Theatre di Montreal. E così, fino al 24 ottobre, si andrà avanti con 12 live act che vedranno per protagonisti anche Negrita, Giò Sada, Coez, Zephiro e Kathryn Dean, tra Canada, Stati Uniti, Cina e Giappone. Una kermesse che nasce da una sfida: «All’estero – racconta Del Maro – sentivo parlare dell’Italia e della musica italiana secondo stereotipi. Eravamo il “Paese del sole”, di Enrico Caruso, della pizza e del mandolino quando andava bene. Battaglia durissima provare a dimostrare che c’era dell’altro, qualcosa che potesse valer la pena far ascoltare al mondo. HitWeek è un po’ una risposta a questa domanda». Prima edizione nel 2009, da allora iniziative che si moltiplicano, fino ad arrivare a specifiche playlist su Spotify e iTunes, «in vetrina» per le location in cui si svolgono i concerti. «La tecnologia – spiega Enzo Mazza, presidente di Fimi – è una preziosa alleata delle iniziative per la diffusione della musica italiana nel mondo. Fino a qualche anno fa le difficoltà che qualsiasi organizzatore d’eventi avrebbe incontrato imbarcandosi in un’avventura del genere erano enormi: avresti infatti dovuto occuparti della distribuzione dei dischi dell’artista che si esibiva nei negozi della location straniera che ospitava l’evento, un’impresa titanica. Lo streaming è un grande facilitatore». Ma quanto vale la musica italiana nel mondo? «Dati ufficiali – risponde Mazza – non ne esistono, ma le nostre stime fanno riferimento a un business potenziale pari a quattro volte il valore del mercato italiano. Se tieni dentro – prosegue il presidente di Fimi – tutti i generi, dal pop al jazz, dalla classica alla lirica, se consideri i concerti, le vendite e dagli ascolti del Latin pop ma anche i ricavi del publishing di autori suonati in tutto il mondo come Ennio Morricone, non ti discosti molto da questa cifra». Il problema, semmai, è un altro: «Serve – sottolinea Mazza – una strategia comune per la diffusione della nostra musica nel mondo, una regia unitaria. Interventi spot e piccoli eventi scoordinati non spostano molto. HitWeek è un interessante punto di partenza». Per l’internazionalizzazione che verrà.

 

 

Hit Week 2016

Il programma

7/10: MONTREAL (Rialto Theatre) – MAX GAZZÈ

9/10: TORONTO (Mod Club) – MAX GAZZÈ

10/10: CHICAGO (Martyrs’) – MAX GAZZÈ

12/10: NEW YORK (Highline Ballroom) – MAX GAZZÈ + GIÒ SADA special guest

13/10: BOSTON (Regatta) – MAX GAZZÈ

14/10: MIAMI (North Beach Bandshell) – MAX GAZZÈ

16/10: LOS ANGELES (Whisky a Go Go) – MAX GAZZÈ

18/10: LONDRA (The Garage) – NEGRITA + COEZ very special guest

20/10: TOKYO (Club Phase) – MAX GAZZÈ + ZEPHIRO special guest

21/10: TOKYO (Club Phase) – NEGRITA + ZEPHIRO special guest

22/10: SHANGHAI (Qsv Center Live House) – MAX GAZZÈ

24/10: LOS ANGELES (Whisky a Go Go) – NEGRITA + GIÒ SADA e

KATHRYN DEAN special guest