«Tanti auguri a te» è di tutti: stop alle controversie legali sui diritti della canzone

Dopo due anni di cause in tribunale, la contesa sui diritti di «Happy Birthday to you», la nostra immortale «Tanti auguri a te», è terminata con un accordo extragiudiziale che dovrebbe confermare il testo come di dominio pubblico. I dettagli dell’accordo infatti non sono stati resi pubblici ma nello scorso settembre un tribunale aveva sentenziato che la Warner/Chappell Music, il braccio editoriale della Warner, non ha mai avuto il diritto di riscuotere delle royalties sulla canzone, così come chiunque altro ne abbia tratto profitto dal 1935 – data del primo copyright registrato – a oggi. La canzone – senza dubbio quella con la melodia più popolare al mondo – venne scritta nel 1893 da una maestra d’asilo, Patty Smith Hill, e dalla sorella Mildred, con il titolo «Good Morning to All», e pubblicata in un libro di canzoni per l’infanzia: i relativi diritti andarono all’editore, Clayton Summy Co., in cambio di una parte dei ricavi. Il testo di «Happy Birthday» venne aggiunto solo in seguito, e da allora la questione dei diritti non è mai stata del tutto chiara: la Warner iniziò a riscuotere le royalties – riguardanti ovviamente solo le esecuzioni pubbliche a scopo di lucro e stimate in circa due milioni di dollari l’anno – nel 1988, dopo aver rilevato la Birch Tree Group (a sua volta successore della Summy).

 

HAPPY BIRTHDAY

Un vecchio 45 giri di Happy Birthday to you