A Nocera Superiore i Beatles diventano Lsu. E chissà Paul McCartney che ne pensa…

Agosto 1969. Siamo a Londra, a una manciata di metri dalla stazione di St. John’s Wood. Ian Macmillan, talentuoso fotografo scozzese, mette in fila quattro ragazzi al di sotto dei 30 anni abbigliati in maniera un po’ eccentrica per l’epoca e li ritrae mentre «passano e spassano» sulle strisce pedonali di una strada residenziale. La strada in questione si chiama Abbey Road, i ragazzi John, Ringo, Paul e George e questa storia l’avrete sentita raccontare chissà quante volte. Quest’altra un po’ meno: ottobre 2016. Siamo a Nocera Superiore, a una manciata di chilometri da Salerno. Il comune riprende quella stessa foto di Macmillan utilizzata come copertina del celebre album dei Beatles «Abbey Road» – ok, non è proprio quell’immagine ma il concept è uguale -, la rielabora e mette un copertone in mano a Harrison, un cassetto in mano a McCartney, una sedia in mano a Starr e un aspirapolvere in mano a Lennon: è la campagna per il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti. C’è lo slogan che recita: «Non abbandonate in strada i rifiuti elettrici ed ingombranti. Li mandiamo a prendere noi direttamente a casa vostra» (nella foto). La notizia appare sul portale d’informazione Medianews 24. Una rivisitazione dei Fab Four in chiave lavoratori socialmente utili, insomma. Per carità: fine nobilissimo, soprattutto quando è ancora fresca la memoria dei terribili anni di emergenza rifiuti in Campania. E con la sindrome da «frigo selvaggio» scoppiata a Roma dopo una recente intervista al sindaco Virgina Raggi. Sorge però un dubbio: i Beatles o ciò che resta di loro (ossia McCartney, Starr, Yoko Ono e Olivia Harrison) e gli eredi di Macmillan ne sono a conoscenza? Nel dubbio, li invitiamo a Nocera Superiore. Magari per la festa di san Pasquale. Quest’anno ci suonava l’ottimo Enzo Avitabile. Con tutto il rispetto, vuoi mettere Macca?