E meno male che il passaggio al Senato doveva essere poco più che una formalità. Il cammino del Ddl S. 2345, contenente la via italiana al recepimento della Direttiva Barnier (il provvedimento con cui la Commissione europea indica agli Stati membri la via della liberalizzazione del diritto d’autore, ndr), si sta rivelando decisamente più lungo e tortuoso del previsto. E non solo per il dibattito incandescente tra sostenitori del monopolio Siae e fautori della liberalizzazione che ieri ha conosciuto un altro colpo a sorpresa con il pronunciamento dell’Antitrust a favore di quest’ultima posizione. È l’iter legislativo stesso che appare complesso. In Senato siamo ancora in fase di esame da parte delle commissioni. Più precisamente in commissione Politiche europee. Quest’oggi alle 19.30 scade il termine per presentare emendamenti, mentre il 9 giugno alle 14.30 scadrà quello per i cosiddetti subemendamenti, ossia le proposte di modifica agli emendamenti stessi. La fase più importante – illustrazione e votazione – non arriverà insomma prima della settimana prossima. Con tutte le incognite del caso, prima delle quali la campagna elettorale per i ballottaggi delle Amministrative che potrebbe sottrarre energie e attenzione ai senatori. Ci sta, insomma, che il varo del provvedimento slitti a fine mese. E meno male che il termine per il recepimento della Direttiva Barnier era fissato per il 10 aprile (nella foto: Caravaggio, suonatore di liuto).
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