Da Sanremo appello ai musicisti di Franco Mussida: «Doniamo brani per le carceri»

Non di sola musica leggera vive Sanremo. Questo pomeriggio al Palafiori, in occasione della presentazione del libro «Mango. Tutte le poesie» che raccoglie la produzione letteraria del cantautore lucano, è intervenuto anche Franco Mussida, chitarrista e membro fondatore della Premiata Forneria Marconi. Motivo: CO2, progetto sperimentale finanziato da Siae e promosso dal ministero della Giustizia con il patronato della Presidenza della Repubblica per la divulgazione della musica strumentale nelle carceri. L’iniziativa, messa a punto dallo stesso Mussida con la collaborazione di psicologi, sociologi, del Cpm Music Institute e di decine di musicisti, porta in quattro carceri, Opera, Monza, Rebibbia femminile e Secondigliano, speciali audioteche divise per stati d’animo prevalenti. La sperimentazione, tra detenuti e operatori, ha coinvolto centinaia di persone. I risultati verranno presentati il 13 e 14 giugno dall’Università di Pavia (partner del progetto) in un convegno internazionale dal titolo: «Le Chiavi nascoste della Musica». Un progetto che la Siae ha sposato per rendere percepibile e fruibile, attraverso la genialità di autori e compositori, la profondità e il valore del nostro mondo interiore, ravvivandolo, riscaldandolo. Un’azione che in quei luoghi è davvero determinante. Il progetto prevede, tra il 2016 e il 2017, l’ampliamento della rete di audioteche in altre 25 strutture e l’inserimento nel server di un numero di brani tale da passare dagli attuali 1.300 a 20mila brani. Affinché cresca il progetto che, fino a questo momento, ha raccolto l’adesione di artisti del calibro di Paolo Fresu, Stefano Bollani, Roberto Vecchioni, Manuel Agnelli e lo stesso Mango Mussida ha rivolto un appello ai colleghi musicisti: «Vi chiedo di andare sul sito co2musicaincarcere.it e suggerire tutti i brani che desiderate. Troverete descritti scopi, indicazioni, e procedure necessarie per farlo. La genialità dei musicisti di tutte le epoche, di tutti gli stili, potrà cosi essere goduta anche in quei luoghi in cui l’unica libertà che non deve essere assolutamente persa è quella del sentire del cuore».

 

MUSSIDA

Franco Mussida