La sua nona edizione è in corso fino al 23 novembre, ma quanto vale la Milano Music Week? A questa domanda prova a rispondere l’«Impact Report» che analizza e racconta gli effetti culturali, sociali, economici e ambientali generati dalla settimana della musica milanese. Frutto di un progetto di ricerca promosso da Deloitte e Rockol MusicBiz, in collaborazione con Butik e l’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, il report segna un passo verso la misurazione di valore e della sostenibilità dell’evento (nella foto la presentazione del Report).
Giunta alla nona edizione nel 2025, la Milano Music Week si conferma un punto di riferimento per l’industria musicale nazionale. Il Report, relativo alla precedente edizione 2024, in attesa di raccogliere dati e informazioni sulla edizione in corso che saranno al più presto pubblicati, racconta come la manifestazione sia capace di trasformare la città in un palcoscenico diffuso, attivando un dialogo autentico tra pubblico, artisti e territorio. Con oltre 370 eventi distribuiti sul territorio cittadino, l’edizione 2024 ha attirato più di 60mila partecipanti, segnando una crescita del 9,64% rispetto all’anno precedente.
Per analizzare in modo approfondito l’impatto della manifestazione, il Report si ispira al framework Unesco Culture|2030, uno strumento internazionale per la valutazione del contributo delle iniziative culturali al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Questo approccio consente di ampliare la prospettiva della sostenibilità, andando oltre la dimensione ambientale per includere anche gli effetti economici, sociali e culturali generati dalla cultura. In coerenza con la metodologia, l’Impact Report è articolato attorno a quattro pilastri fondamentali, Ambiente e Resilienza, Benessere Economico e Prosperità, Inclusione e Partecipazione, Conoscenza e Competenze, offrendo una lettura integrata e multidimensionale del valore culturale e sociale della manifestazione.
Sul primo versante, per l’edizione 2024 la Milano Music Week ha adottato un modello di sostenibilità ambientale tangibile, al fine di ridurre il proprio impatto ambientale. Il 100% degli eventi ufficiali è stato plastic-free, grazie all’utilizzo di materiali eco-compatibili e riciclabili, oltre alla presenza di punti di raccolta differenziata in tutte le sedi ospitanti.
La manifestazione ha dimostrato la sua capacità di coinvolgere attivamente il territorio, contribuendo alla creazione di una rete di 128 location, distribuite in 18 quartieri di Milano. In linea con l’impegno per un evento inclusivo e accessibile, quasi il 9% del programma si è svolto nelle aree periferiche, promuovendo il decentramento dell’offerta culturale e valorizzando zone della città solitamente meno coinvolte dai grandi eventi.
Sul fronte Benessere Economico e Prosperità, la Milano Music Week si conferma anche un motore economico rilevante, capace di generare occupazione e valore per il territorio. L’edizione 2024 ha coinvolto una squadra operativa giovane (l’89% dello staff è under 40) e al femminile (l’84% appartiene al genere femminile). La manifestazione ha inoltre coinvolto oltre 30 partner e sponsor ufficiali che, insieme agli oltre cento content partner cittadini, hanno contribuito alla realizzazione del programma. Si è così delineato un vero e proprio ecosistema collaborativo, che ha unito i principali attori del settore musicale e audiovisivo, sia a livello locale che nazionale.
Per quanto riguarda conoscenza e competenze, la Milano Music Week ha offerto un programma ricco e variegato: 370 eventi totali, 84 curati direttamente dagli organizzatori e 286 realizzati dai partner cittadini, distribuiti capillarmente su tutto il territorio milanese. Gran parte della programmazione è stata dedicata ai concerti, con un totale di 120 esibizioni — circa 20 ogni sera — affiancate da 17 incontri con artisti e artiste di rilievo del panorama musicale italiano.
In totale, sono stati coinvolti 222 performer e 270 speaker, con un’attenzione particolare alla diversità di voci e prospettive. Un focus speciale è stato riservato alle nuove generazioni: il 30% dei performer aveva meno di 29 anni, mentre il 61% apparteneva alla fascia d’età 30-49 anni. L’edizione 2024 ha inoltre ribadito il ruolo strategico della Music Week nella diffusione della conoscenza e nello sviluppo delle competenze nel settore musicale, grazie al coinvolgimento attivo di studenti e importanti istituti accademici quali Almed, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Sae Institute e Nam.
Sul piano inclusione e partecipazione, la Milano Music Week 2024 ha registrato un totale di 60.640 partecipanti: una crescita significativa rispetto all’edizione precedente. In particolare, il programma ufficiale ha coinvolto circa 10.018 persone, con un incremento del 64% rispetto al 2023. L’evento si è distinto per la forte presenza di giovani under 29, che hanno rappresentato il 61,9% del pubblico, a testimonianza dell’impegno costante nel promuovere una cultura musicale sempre più aperta e attenta alle nuove generazioni. Grande attenzione è stata riservata anche al tema dell’accessibilità: tutte le sedi del programma ufficiale sono state dotate di infrastrutture adeguate alle persone con disabilità motoria.