«È il tour della Vera Rinascita. Finalmente siamo pronti davvero, abbiamo rodato con il primo rientro ai live l’anno scorso e adesso siamo allenati per correre forte», dichiara Vasco Rossi che quest’anno ha riunito 450mila persone in 11 date in cinque città: da Rimini a Bologna, Roma, Palermo e Salerno.
Vasco Live, il tour organizzato da Live Nation di tutte doppie date e del poker calato a Bologna, si chiude a Salerno, allo stadio Arechi sold-out per due sere, il 28 e il 29 giugno. Scaletta costruita per accontentare tutti i fan, fuochi d’artificio dappertutto e un brindisi a questo tour da emozioni a mille e soddisfazioni enormi.
«Con il mio popolo, li chiamo cosi i fan che sono cresciuti con le mie canzoni e che ora affollano gli stadi, condividiamo insieme una strada, la percorriamo insieme», ha scritto il Kom sui suoi social. «Quest’anno l’autostrada mi ha fortunatamente fatto uscire a Rimini, stadio Romeo Neri, dove abbiamo portato un po’ gioia per l’Emilia Romagna, la mia Terra così sorridente e ferita, è stato un orgoglio per me, l’Emilia Romagna rinascerà».
Poi i quattro concerti a Bologna, dove ha giocato in casa, quattro sere allo Stadio dall’Ara, non scontato profeta. E ancora Roma, per due notti di fuoco allo stadio Olimpico, una grande storia d’amore che dura da oltre 30 anni. E ancora Palermo, allo stadio Barbera, riaperto alla musica dopo moltissimi anni, e concesso a Vasco per primo, per due date, un’esplosione di energia, con tanto affetto e calore, ricambiato abbondantemente. Infine, Salerno, che nel lontano 1978 lo vide militare per qualche giorno: ‹Chiudo qui nella città a cui sono affettivamente legato da allora». Salerno chiama, Vasco risponde con la doppia data allo stadio Arechi, dove mancava da 15 anni.