Il mercato dello streaming è in crescita verticale da sette anni in Italia come nel resto del mondo, eppure urge riconoscere ai creator il giusto valore economico per i contenuti. L’appello arriva da Gesac, associazione che riunisce 32 società di autori tra Unione Europea, in Islanda, Norvegia e Svizzera cui aderisce anche Siae. Lo si legge nero su bianco nello «Studio sulla posizione e sul ruolo di autori e compositori nel mercato dello streaming musicale europeo» appena pubblicato, un’analisi approfondita delle criticità e degli squilibri che impediscono ad autori ed editori di godere di una crescita più sostenibile nel mercato della musica in streaming.
Lo studio si concentra sulle modalità per incentivare la crescita complessiva dei ricavi e su come assicurare un ecosistema più equo e vantaggioso per i creatori delle opere musicali. La ricerca, commissionata da Gesac a Emmanuel Legrand, rappresenta un’analisi di mercato basata sugli studi economici esistenti, ricerche di mercato, interviste e contatti diretti con una grande platea di professionisti del settore musicale, i servizi di musica online, i creatori delle opere e i nuovi business musicali del settore tech. Lo streaming è indubbiamente diventato la modalità predominante di ascolto della musica, con un’offerta musicale contrassegnata da un’ottima esperienza per l’utente, ottima qualità e con un vasto repertorio accessibile ovunque e in qualsiasi momento, sia online che offline, a prezzi decisamente convenienti.
La pandemia da Covid-19 ha ulteriormente accelerato negli ultimi due anni la trasformazione digital del mercato e la crescita dello streaming come prima forma di fruizione della musica, arrivando a rappresentare ora il 68% dell’intrattenimento musicale, con oltre 524 milioni di abbonati e più di 70 milioni di brani. Lo studio identifica le principali ragioni per cui questo mercato in costante crescita sia attualmente incapace di generare dei profitti adeguati per i creatori delle opere e mette in evidenza le preoccupazioni e le aspettative di questi ultimi in merito a un riconoscimento del loro contributo al mercato.
«Se le piattaforme intendono continuare a offrire in futuro un repertorio musicale vibrante e diversificato, l’ecosistema dello streaming deve diventare più a misura d’autore in termini di visibilità, attribuzione e remunerazione. È essenziale che la creazione di musica sia sostenibile per le nuove generazione di autori», commenta Giulio Rapetti Mogol, presidente onorario di Siae. Per il presidente di Gesac Gernot Graninger, «è necessario aumentare i ricavi totali e risolvere gli squilibri e le disfunzioni sistemiche nell’operatività delle piattaforme, in modo che gli autori e i compositori possano beneficiare in modo sostanziale del conseguente successo di questo mercato in crescita».