Warner Music investirà 1 mld$ in cataloghi. Tra gli obiettivi i Red Hot Chili Peppers

Warner Music, tagli da 300 mln $ per investire nei cataloghi

Warner Music Group ha annunciato un nuovo piano di riduzione dei costi di 300 milioni di dollari, dopo quello del 2023, parte di uno sforzo per liberare fondi per iniziative di crescita, tra cui una joint venture appena annunciata per l’acquisizione di cataloghi musicali.

Il piano comporterà un numero imprecisato di tagli ai posti di lavoro, secondo quanto dichiarato in un documento. Quasi due terzi dei risparmi saranno ottenuti attraverso la riduzione dei posti di lavoro, mentre il resto deriverà da cambiamenti organizzativi e risparmi sulle spese generali, ha dichiarato la società. Alla fine dell’ultimo anno fiscale, Warner Music contava circa 5.800 dipendenti.

L’azienda prevede di realizzare l’intero beneficio dei risparmi entro la fine dell’anno fiscale 2027. «Queste decisioni non sono state prese alla leggera», ha dichiarato l’amministratore delegato Robert Kyncl in una nota ai dipendenti. «Sarà difficile dire addio a persone di talento e ci impegniamo ad agire con empatia e integrità».

Il deposito coincide con l’annuncio di una joint venture con la società di private equity Bain Capital per investire fino a 1,2 miliardi di dollari in cataloghi musicali. La joint venture «offrirà ad artisti e cantautori l’opportunità di preservare ed espandere la portata dei loro cataloghi, assicurando che le loro eredità siano ben curate», hanno dichiarato le società in un comunicato. Le due società acquisiranno insieme i cataloghi, mentre Warner Music gestirà il marketing, la distribuzione e l’amministrazione.

Nell’ambito della partnership, Warner Music è in trattativa per acquisire il catalogo dei Red Hot Chili Peppers (nella foto), già nel roster della major quotata a Wall Street e controllata dal miliardario ucraino Len Blavatnik, per oltre 300 milioni di dollari, secondo quanto riferito da una persona a conoscenza della questione.

Negli ultimi anni la musica è diventata un asset interessante per gli investitori perché, grazie allo streaming, percepita come settore tech. Società di investimento come Blackstone, Apollo Global Management e KKR hanno speso miliardi di dollari per acquisire cataloghi, mentre le principali etichette discografiche sono in corsa per controllare un maggior numero di proprietà intellettuali. Anche Sony Music e Universal Music Group hanno perseguito una strategia simile di acquisizione di cataloghi.

Warner Music, il cui portafoglio spazia da Charli XCX a Fleetwood Mac e Bruno Mars, negli ultimi anni ha acquisito cataloghi di canzoni come quelli di David Bowie e tutte le registrazioni di David Guetta. All’inizio di quest’anno, Warner ha acquistato una quota di controllo di Tempo Music, che possiede un catalogo di diritti di canzoni che spazia da Adele a Wiz Khalifa, in un accordo valutato a 450 milioni di dollari.