Diritti connessi, Scf: crescita del 3% nel primo semestre 2024

Tempo di bilanci per Scf che, in occasione dell’Assemblea dei Soci di qualche giorno fa durante la quale sono state approvate la Relazione di Trasparenza 2023 e la relativa Relazione di Revisione, ha annunciato un andamento particolarmente positivo per il primo semestre 2024.

L’andamento del ripartito ai produttori fonografici nel primo semestre 2024 segna infatti una crescita pari al 3%: mentre l’area del Broadcasting e Web registra +30% rispetto ai valori del 2023, l’intero segmento del Public Performance registra una significativa crescita dell’8,4% rispetto al primo semestre del 2023.

La Copia Privata scende del 17%, non solo per la già considerata fisiologica riduzione del gettito del provento, ma anche per una commistione di fattori: dalla naturale flessione del mercato dei dispositivi alla fine dell’effetto Covid a una non prevista revisione tariffaria, dall’effetto Dm esenzione e rimborsi (che ha particolarmente impattato sui pc) al decremento della Copia Privata Edicola.

Risulta poi mantenuta la mole dei costi, scesi del 6% rispetto al 2023: una previsione in linea con il budget che ha permesso di investire ulteriormente in risorse tecniche.

Cresce inoltre il numero degli accordi bilaterali (Australia, India e Perù per i diritti connessi e Croazia anche per la copia privata; per un totale di 31 accordi di reciprocità in essere) e soprattutto dei mandati, che sono in totale 541 in un contesto favorito da una diminuzione dell’aggio, ora pari al 17 per cento.

Con oltre 25 milioni di brani di catalogo, sono inoltre 1.286 i rendiconti analitici del 2023: è un numero in linea con gli ultimi anni, testimone di uno sforzo sempre più orientato alla creazione di un ecosistema in grado di snellire la procedura di risoluzione dei conflitti – soprattutto quelli utili alle playlist e alle opere filmiche – grazie alla nuova area dedicata in Katalegale. Non è un caso che la piattaforma RDX – per la quale si prevede, peraltro, un’espansione delle feature per i produttori – abbia registrato un importante flusso repertori, attivando nuovi mandanti.

«Siamo contenti dei risultati ottenuti nel primo semestre del 2024, in linea con quanto raggiunto nel 2023», commenta Mariano Fiorito, direttore generale Scf (nella foto). «La crescita degli incassi nel settore Broadcasting e Web così come nel Public Performance, oltre all’incremento degli accordi bilaterali e dei mandati è un chiaro segnale della fiducia riposta nel nostro impegno costante e nella capacità di adattarci alle dinamiche di mercato in continua evoluzione».