«L’approccio di questo progetto è: “Prenditi del tempo e presta attenzione”. Può essere un messaggio forse banale, ma non credo che lo sia in questo momento storico in cui siamo tutti incollati ai nostri smartphone; o in cui ogni adulto riceve tra i 3 e 5mila avvisi pubblicitari al giorno. A livello commerciale la nostra attenzione è ciò che vale di più. Quindi il mio è un invito rivoluzionario: riprendiamoci la nostra attenzione, facciamola riposare, riconquistiamola». Così parlò Brian Eno, membro fondatore dei Roxy Music, produttore, compositore e artista visivo d’avanguardia che ha illustrato alla stampa italiana le due installazioni multimediali che realizzerà negli spazi storici del Castello del Buonconsiglio e di Castel Beseno, in Trentino.
Il progetto inedito «Brian Eno x Trentino», fortemente voluto dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, con la collaborazione del Castello del Buonconsiglio e di Trentino Marketing e la produzione di Alessandro Albertini e Giuseppe Putignani, animerà la città di Trento fino a novembre. A Castello del Buonconsiglio di Trento Eno realizzerà l’Audio Installation for Buonconsiglio (dal 19 agosto fino al 6 novembre): nei punti nodali del castello le opere di musica generativa dialogheranno con gli ambienti circostanti e accompagneranno i visitatori. Castel Beseno sarà invece teatro di una spettacolare installazione audiovisiva su larga scala: 77 Million Paintings for Beseno. Brian Eno ha infatti scelto le maestose mura est di Castel Beseno come «tela» su cui animare le infinite combinazioni visive della sua opera più celebre.
«Io sono inglese, ho i castelli nel cuore. Quindi lavorare in questi due castelli medievali in Trentino mi è piaciuto molto», ha detto Eno. «Come artista, ho fatto qui quello che cerco di fare sempre: creare “mondi altri” e trasportare le persone in una realtà parallela. L’idea è di essere come “un simulatore”: vivere un’esperienza che altrimenti non si farebbe, senza correre pericoli. Ecco – ha proseguito – queste installazioni sono “mondi altri” in cui abbandonarsi, arrendersi, lasciarsi andare. Aprirsi a ciò che non conosci e viverlo. Questo progetto è un atto di abbandono, non solo da parte del pubblico ma anche dell’artista».
Concepito come «musica visuale», 77 Million Paintings nasce dalla costante ricerca di Brian Eno sulla luce come mezzo artistico e dal suo desiderio di esplorare le nuove possibilità estetiche offerte dalla tecnologia: ogni venerdì e sabato, dal 19 agosto al 10 settembre, saranno organizzati otto eventi serali di presentazione al pubblico dell’opera. «Spesso si paragonano gli artisti agli architetti: hanno una visione, un progetto, e lo mettono in pratica. Io non credo sia così, penso piuttosto che gli artisti siano come dei giardinieri: piantano il seme della pianta, ma non controllano la sua crescita. Ecco, io lavoro così: metto in atto un sistema che non so come evolverà, resto a guardare come il pubblico. Sposo la teoria del caos», ha concluso Eno.