Firenze Rocks si conferma una gran bella botta di vita per l’economia del capoluogo toscano. Lo dicono i dati certificati da Irpet e Centro Studi Turistici (Cst) commissionati dalla Camera di commercio per l’edizione 2019. Il report, realizzato sulle rilevazioni effettuate su un campione di oltre 2mila partecipanti ai quattro concerti dell’ultima edizione e raccolti da Promofirenze, dice che i 172mila spettatori, pur se in flessione rispetto all’anno precedente (-12,7%) per la diversa articolazione dell’offerta musicale, hanno speso circa 22 milioni (26,7 nel 2018), di cui 19 milioni solo nell’area di Firenze. Una spesa che, considerando i beni e servizi complessivamente utilizzati, ha attivato una produzione totale nel sistema economico regionale di 28,6 milioni (34,2 nel 2018); inoltre, se alla spesa degli spettatori si considerano i costi/ricavi dell’organizzazione dell’evento, gli effetti sul territorio salgono a 36.5 milioni (42,1 nel 2018).
La musica si conferma dunque un elemento catalizzatore anche in termini di ricchezza che resta sul territorio. Lo studio di Irpet e Cst rivela che nel 2019 sono aumentati gli spettatori stranieri (5,1% del campione rispetto al 3,9% del 2018) e la quota di chi arriva in gruppo (45,2%). La spesa media dello spettatore-turista italiano è stata l’anno scorso di 222,9 euro, di 367,7 euro per gli stranieri. E si conferma preponderante la presenza femminile (57,2%) rispetto a quella maschile (42,8%).
La proposta del Firenze Rocks, evento di Live Nation Italia, si dimostra inoltre capace di sviluppare integrazioni con il tradizionale contesto culturale della città: 15.500 sono le persone venute in città nel 2019 per il festival che si stima abbiano visitato almeno un museo, visto un monumento o altro luogo di cultura. Interessanti le scelte di mobilità «green» degli spettatori, che in maggioranza hanno deciso di raggiungere a piedi l’area del concerto; in quota crescente la percentuale di chi ha usufruito della tramvia (35% rispetto al 23,2% del 2018). Il mezzo più utilizzato per raggiungere Firenze resta l’auto, mentre il 62,4% degli stranieri arriva in aereo.
La tipologia degli spettatori è stata come al solito influenzata dalle proposte musicali: per il concerto di Ed Sheeran l’età media era di 27 anni, di 35 anni per il concerto dei The Cure, gruppo dalla carriera ormai consolidata. Una proposta musicale eterogenea e una location di valore come Firenze (l’impianto del Visarno, dove si svolgono i concerti, dista 1,5 chilometri dalla stazione di Santa Maria Novella), si confermano asset che fanno la differenza di Firenze Rocks rispetto agli altri eventi e rassegne di musica rock in Italia.
«Per il tessuto economico del territorio, eventi come il Firenze Rocks contribuiscono in maniera forte a rinnovare le motivazioni di visita alle nostre bellezze artistiche», commenta Laura Innocenti, membro di giunta della Camera di commercio. «In anni in cui si ricerca un turismo di qualità, in cui fattori economici e politici mondiali, oltre che legati alla salute, ci rendono più fragili, gli eventi come Firenze Rocks, le grandi mostre e i congressi ci permettono di mantenere alta l’attenzione sul nostro territorio. Firenze Rocks, con i dati emersi dalla ricerca, testimonia un valore economico molto importante per le ricadute sulle attività della città», ha aggiunto. «Siamo molto soddisfatti dei risultati della ricerca e di esserne stati parte attiva fin dal 2018, anno in cui sono iniziate le rilevazion», dice Massimo Manetti, presidente dell’azienda speciale della Camera di commercio. «PromoFirenze sarà presente con il suo staff a Firenze Rocks anche per l’edizione 2020».