Dopo lungo rumoreggiar social-mediatico, ieri è arrivata l’ufficialità. La madre di tutti i concerti del 2016 si farà: dal 7 al 9 ottobre, nella Coachella Valley in California, si esibiranno Rolling Stones e Bob Dylan (7 ottobre), Paul McCartney e Neil Young (8 ottobre), nonché Roger Waters e Who (9 ottobre). Nome (parecchio evocativo) del mega evento, ospitato dall’Empire Polo Club di Indio, cittadina a 204 chilometri da Los Angeles: Desert Trip (nella foto il rendering dell’area live). Tre considerazioni facili facili. La prima: l’industria discografica sarà pure in ripresa, ma i quattrini veri li fai sempre di più attraverso l’attività dal vivo. Il 2015 dei concerti si è concluso con incassi da 20 miliardi di dollari (fonte: Billboard), quello della discografia con un giro d’affari da 15 miliardi di dollari (fonte: Ifpi). E così, anche se hai passato i 70 anni e sei un pezzo di storia ambulante, devi continuare a metterti in gioco su un palco. Seconda considerazione: anche nel 2016 l’evento live di maggiore rilevanza mondiale avrà per protagonista gente che ha passato i 70 anni ed è un pezzo di storia ambulante. L’anno scorso l’America si è inchinata davanti alla reunion dei Grateful Dead (30,6 milioni di dollari di incasso a Chicago), quest’anno avremo una rappresentanza pressoché orizzontale delle maggiori scene musicali degli anni Sessanta e Settanta. Che accadrà quando – e speriamo il più tardi possibile – questi illustri signori passeranno a miglior vita? Terza e ultima considerazione: il prezzo dei biglietti per il Desert Trip andrà dai 199 ai 1.599 dollari. Alla faccia di tutti i populistici discorsi sul prezzo dei biglietti che tutti i giorni sentiamo qui in Italia. Ma, come anni fa diceva qualcuno, non siamo mica gli americani.
![DESERT TRIP](http://francescoprisco.blog.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/34/2016/05/Desert-Trip.jpg)