Se più che dylaniani vi definite dylaniati, se siete pronti a qualsiasi sacrificio pur di avere tra le mani una copia originale di «Great White Wonder», se sul comodino sfoggiate in bella mostra i ritratti di Sua Bobbità e The Band, il posto nel quale avete sempre sognato di andare in pellegrinaggio è finalmente a vostra disposizione. Alla «modica» cifra di 650 dollari per notte.
Tanto vi costerà soggiornare a «The Big Pink», il leggendario cottage di Saugerties New York in cui un Bob Dylan in crisi esistenziale ma non creativa dal giugno all’ottobre del 1967 in compagnia di una gang di amici del calibro di Levon Helm, Garth Hudson, Richard Manuel, Rick Danko e Robbie Robertson registrò i «Basement Tapes», vero e proprio Santo Graal della storia del rock. Una particolarissima «base operativa» celebrata dalla stessa Band nell’album d’esordio «Music from the Big Pink», anno di grazia 1968. Non chiedeteci come mai, ma questo delizioso villino della valle dell’Hudson si ritrova in affitto sul sito di Vrbo, il principale network per la locazione di case vacanze in Nord America. Posto di grande suggestione che può ospitare fino a nove persone e, al di là della patina della storia, ha subito qualche intervento di restyling. Nella camera da letto un tempo appartenuta a Helm, per esempio, ci troverete tv a schermo piatto con collegamento via cavo, aria condizionata e wi-fi. Se volete lanciarvi in quest’avventura, è giusto però che vi si metta in guardia almeno su due punti, non proprio in linea con lo spirito dei tempi che Mr. Zimmerman contribuì a cambiare. Primo: in casa non si fuma. Secondo: lo scantinato, il «basement» più famoso della musica occidentale del Novecento, non è compreso nel prezzo dell’affitto. Per quello, probabilmente, ci vorrebbe ben più di 650 dollari a notte.