«Come on, come on: love me for the money/ Come on, come on: listen to the money talk». Cantavano così gli AC/DC nei primissimi anni Novanta, in un pezzo che non è diventato esattamente un classico del repertorio di Angus Young e soci, ma ha portato maledettamente bene all’economia di Imola. Giudicate voi: il concerto dello scorso 9 luglio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari orfano da ben nove anni del Gran Premio di Formula 1 ha attratto da tutta Italia 92mila spettatori e messo in moto un giro d’affari diretto e indiretto di 15 milioni. A tanto si arriva se ai dati degli incassi elaborati dal Sole 24 Ore si sommano quelli delle performance dell’indotto turistico forniti dal comune di Imola. Partiamo da quanto è successo nell’autodromo: box office, merchandising, bar e ristorazione hanno mosso una cifra superiore ai 9 milioni. Poi c’è il turismo. Nel raggio di 30 chilometri dal centro di Imola si contano 14mila posti letto che, secondo il comune, hanno registrato un tasso di occupazione superiore al 70%, per introiti pari a 1,5 milioni. Le spese per vitto e servizi sono stimate poi intorno ai 3,5 milioni. Insomma: la band australiana assente dall’Italia da cinque anni ha riversato nel tratto che va dalla stazione di Imola all’autodromo un flusso di denaro del quale ha beneficiato l’intera cittadinanza. Intorno all’evento, tra produzione, servizi e sicurezza, ha lavorato un migliaio di persone. «Abbiamo assistito – spiega il sindaco Daniele Manca – a qualcosa di simile a quello che accadeva ai tempi del Gran Premio. Un successo organizzativo e di pubblico che candida la nostra città a piattaforma ideale per eventi di questa portata». Claudio Trotta, il patron di Barley Arts che ha organizzato il concerto, è entusiasta: «Posso solo dire – dichiara – che sono contentissimo di aver contribuito a mettere in piedi un evento che resterà a lungo nella storia della musica dal vivo in Italia». Diavolo di un Brian Johnson: ci voleva giusto lui – grande appassionato di macchine d’epoca e protagonista del format «Auto da Rockstar» – per rimettere in moto l’autodromo di Imola.