Dalla Milano Music Week emerge che il 2023 è stato l'anno migliore di sempre per la musica italiana all'estero

Milano Music Week, l’ascolto di musica italiana all’estero cresce del 160% in 5 anni

Sarà stato l’effetto Måneskin, sarà il Bel Canto che non muore mai o forse il fatto che ormai ci stiamo avviando verso un mondo multipolare. Fatto sta che su Spotify, negli ultimi cinque anni, è cresciuto del 160% l’ascolto di musica italiana all’estero. E intato Siae sottolinea come il 2023 sia stato l’anno migliore di sempre per l’internazionalizzazione della musica italiana. Numeri che emergono dal convegno di apertura della Milano Music Week, tenutosi quest’oggi alla Triennale di Milano all’insegna del tema «Musica italiana all’estero: numeri, progetti, prospettive».

Al panel, moderato dalla direttrice artistica della Milano Music Week Nur Al Habash, sono intervenuti Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, Matteo Masini, dirigente dell’Ice, la general manager Europe di Spotify Federica Tremolada, il ceo di Fimi Enzo Mazza, Paolo Franchini, consigliere di Gestione Siae, Carlo Parodi, presidente Assomusica, il presidente Assoconcerti Bruno Sconocchia e Andrea Micciché, presidente di Nuovo Imaie.

Spotify ha condiviso alcuni nuovi dati sull’ascolto di musica italiana all’estero sulla propria piattaforma, evidenziando come tra il 2019 e il 2024 c’è stata una crescita del 160% di musica italiana ascoltata all’estero. Nello specifico è emerso che superano i 60 milioni gli utenti che ogni mese ascoltano contenuti in lingua italiana su Spotify fuori dall’Italia mentre sono più di 20 milioni quelli che nell’ultimo anno hanno aggiunto una canzone o artista italiano a una playlist fuori dall’Italia. Un quarto degli utenti che ascoltano contenuti italiani all’estero hanno fra i 18 e i 24 anni. Germania e USA sono i mercati esteri dove si consuma più musica italiana. Quasi il 50% di tutte le royalties generate dagli artisti italiani su Spotify nel 2023 provenivano da ascoltatori fuori dall’Italia.

Anche Siae ha mostrato per la prima volta alla Milano Music Week nuovi dati sulle revenue di diritto d’autore sulla musica italiana all’estero, sottolineando come il 2023 abbia registrato l’incasso estero più alto dal 2010, e ha presentato le proprie azioni di supporto all’export del repertorio italiano, con particolare riferimento all’attività di Italia Music Export. L’incasso dall’estero per il 2023 è stato di 31,6 mln euro, pari a un incremento del 29,16% rispetto al 2022. Per le revenue derivanti da live e radio, il Paese con un maggior utilizzo del repertorio italiano sono gli Stati Uniti. Tra il 2017 e il 2023, Siae ha supportato l’internazionalizzazione del repertorio italiano attraverso l’ufficio Italia Music Export, che ha finanziato le attività all’estero di 796 artisti e 197 progetti musicali

I promotori della Milano Music Week (Assoconcerti, Assomusica, Fimi, Nuovo Imaie e Siae), che rappresentano l’industria musicale italiana in tutti i suoi settori, auspicano nel 2025 un maggiore e più coordinato supporto all’export musicale per massimizzare le revenue e ampliare il business della musica italiana oltre i confini nazionali.