Cinque ragioni per stare dalla parte della liberalizzazione del collecting (secondo Guido Scorza)

Dopo le cinque ragioni per stare dalla parte del monopolio Siae, ecco quelle a favore della liberalizzazione del diritto d’autore e del collecting: le ha messe in fila per «Money, it’s a gas!» Guido Scorza (nella foto), avvocato – difende Soundreef, come non manca mai di sottolineare in ogni suo intervento sul tema -, docente di diritto dell’informatica all’Università di Bologna e blogger.

 

  • Liberalizzazione è libertà di scelta. La Direttiva Barnier è chiara a riguardo: ogni autore ha diritto di farsi rappresentare, nelle attività di collecting, da chi preferisce. L’Italia non può impedire che i suoi autori si avvalgano di questo diritto mantenendo l’attuale situazione di monopolio.

 

  • Liberalizzare significa efficientare il mercato del collecting che, al momento, tanto efficiente non è. Liberalizzare significa efficientare il modello di gestione di Siae che – per dirne una – fa i conti con un MOL (differenza tra costi e valori di produzione, ndr) storicamente e cronicamente negativo. Anzi: se in casa Siae in quest’ultimo anno si sono dati una mossa, è perché hanno cominciato ad avvertire gli effetti della concorrenza, sebbene soltanto per alcuni segmenti di mercato.

 

  • Liberalizzare significa uscire da un sistema in cui pochi decidono per tutti. Non è vero che Siae può garantire i diritti di tutti. In Siae si vota ancora per censo. Il meccanismo è «un euro uguale un voto». La maggioranza degli iscritti – il 65% secondo l’ultima rilevazione – incassa meno di quanto versa. Al contrario, con la liberalizzazione potrebbero nascere tante piccole società di collecting specializzate su singole nicchie di mercato.

 

  • Nessuno, in virtù della Direttiva Barnier, può impedire a un’impresa di un Paese europeo di occuparsi del collecting di un autore italiano. Alla luce di questo, perché impedire qui in Italia un’opportunità di business, sviluppo e occupazione che in molti altri Stati dell’Ue è già un fatto? Perché impedire allo Stato italiano di incassare gettito fiscale da queste attività?

 

  • Parliamo di «mercato dell’immateriale», globale per definizione. In un futuro molto prossimo la concorrenza sarà planetaria. Di fronte a questo scenario, difendere a oltranza il monopolio Siae equivale a fare una battaglia di retroguardia. E non mi pare che abbia molto senso.