«Devi rappare con il neomelodico». Tentata estorsione a Clementino: tre arresti

A gennaio scorso, alla vigilia della partecipazione al Festival di Sanremo, avevano spaccato il finestrino della sua Peugeot Expert tentando di incendiarla. Ora padre e due figli, uno dei quali è un 20enne cantante neomelodico, sono in cella per tentata estorsione ai danni del rapper Clementino (nella foto tratta dal suo profilo Facebook). L’artista risiede nel Nolano, anche dopo il successo dei suoi album, e della zona – precisamente di Palma Campania – sono Massimo Carbone, 55 anni, e i figli Luigi, 26 anni, e Vincenzo, 20 anni e una carriera da neomelodico, ora destinatari di una misura di custodia cautelare con il beneficio dei domiciliari del gip del Tribunale di Nola. L’atto intimidatorio, passato attraverso minacce al rapper, al padre e allo zio, nonché a componenti del suo staff, è arrivato dopo il rifiuto di Clementino di incidere un brano assieme a Vincenzo Carbone, che usa in arte lo pseudonimo di «Enzo di Palma». Secondo quanto riferiscono gli inquirenti, al telefono i tre sarebbero arrivati a dire a Clementino che lo avrebbero sequestrato, poi hanno tentato persino di speronare l’auto sulla quale viaggiava a novembre 2015 per andare a una serata in un locale di Lago Patria. Gli arrestati sono stati rintracciati a Palma Campania, nelle rispettive abitazioni, dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli. «Non sono abituato a stare zitto, – aveva scritto su Facebook Clementino dopo il rogo della sua vettura, postandone le foto – piuttosto mi faccio ammazzare. Il coraggio deve fare parte della mia vita».