Lavorare nella musica: guida minima alla scelta del master

«Il music business ha davanti a sé un grande futuro», disse una manciata di anni fa Rick Rubin, «il» produttore discografico. Se la pensate come lui, l’avvento dell’era del libero downloading non vi spaventa e l’exploit dello streaming vi suona più come un’opportunità che come un rischio, vi ricordiamo che l’industria di settore ha ripreso a guardarsi intorno a caccia di professionalità qualificate. Passare attraverso quella dorata porticina non sarà certo facile, ma un bel bagaglio di formazione potrebbe tornarvi utile. Eggià perché, al contrario di qualche anno fa, oggi esistono percorsi di perfezionamento post laurea per chi punta a lavorare nel settore. E se la prospettiva vi intriga, sarete voi stavolta a dovervi guardare intorno per fare la scelta giusta. L’offerta è infatti molto articolata. Eccovi qualche spunto. A settembre all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano parte la quindicesima edizione del Master in comunicazione musicale. Lezione straordinaria aperta a tutti, il 10 settembre alle 17, con un titolo programmatico: «Business (r)evolution: consumo, insight e marketing della musica sulle nuove piattaforme digitali». Un corso universitario post-laurea da 60 crediti dedicato al mondo dell’industria della musica e dei media che anche quest’anno propone la sua collaudata formula che affianca artisti (tra tutti Omar Pedrini e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz), operatori del settore e docenti universitari. «Il digitale – spiega il direttore didattico Gianni Sibilla – ha cambiato la musica: noi continuiamo a interpretare e raccontare questa evoluzione e a formare chi la gestisce sul campo. Ma una cosa non cambia: ci sarà sempre bisogno di qualcuno che aiuti gli artisti a progettare la comunicazione della loro musica». Oltre 400 ore di lezione per i 25 studenti che ogni anno si alternano sui banchi della Cattolica, per tutti un’esperienza di stage presso un’azienda di settore. Costo del corso: 6.500 euro. Performance di placement: tra il 66 e il 90 per cento. A Roma, invece, la Luiss da cinque anni propone un Master of music, corso universitario post laurea di primo livello (60 crediti) che si articola in 1.500 ore di formazione, suddivise tra lezioni frontali, studio individuale, stage in azienda e project work finale. «A fine corso – racconta la coordinatrice Gaia Salpiani – gli studenti dovranno infatti cimentarsi o con la produzione di un Ep o con l’organizzazione di un evento». Una particolarissima «tesi» pratica. Quindici posti disponibili per avviare alle diverse professioni del music business. Costo: 9.000 euro. Placement: 90 per cento. Si parte a gennaio.