Diritto d’autore, Agcom: tariffe in base al peso delle collecting

L’Agcom (Autorità Garante per le Comunicazioni) su segnalazione di Associazione Italiana Confindustria Alberghi ha emesso, a valle di articolati approfondimenti e valutazioni istruttorie, una delibera con cui – chiariti i principi inderogabili cui devono conformarsi le collecting e gli utilizzatori nella negoziazione del compenso del diritto d’autore nel mercato liberalizzato – ha accertato la violazione da parte di Lea (Liberi editori e autori), l’associazione non profit emanazione di Soundreef, dell’articolo 22 del decreto legislativo n. 35 del 15 marzo 2017.

Il procedimento avviato da Aica aveva a oggetto la contestazione dell’attività di pressante e illegittima sollecitazione delle proprie imprese alberghiere associate a opera di Lea – dopo il recesso dal contratto con Siae a far data dal 1 luglio 2022 – finalizzata a indurre le associate alla sottoscrizione di licenze per l’utilizzo del repertorio rappresentato da Lea a condizioni, mai negoziate, irragionevoli e sproporzionate rispetto alla supposta rappresentatività della collecting agency.

Con la delibera richiamata, l’Agcom ha accolto le istanze di Aica e ha accertato a carico di Lea la violazione degli obblighi di legge, disponendo che il tariffario della collecting per le strutture alberghiere venga determinato, a esito di una negoziazione condotta tra le parti in buona fede, in misura proporzionale rispetto alla rappresentatività effettiva dell’Ente nel settore di riferimento.

Si tratta di un rilevante precedente che Aica ha sollecitato conseguendo un notevole risultato atteso che – in un mercato importante e con volumi crescenti, in via di stabilizzazione a seguito della liberalizzazione – viene finalmente data piena attuazione alla ratio della legislazione per ricondurre a effettività, rappresentatività, correttezza e congruità l’operato di talune collecting agency.