Snarky Puppy di rotta sull’Italia: il jazz, quello diverso

Tornano a esibirsi in Italia per cinque imprevedibili live gli Snarky Puppy, vincitori di tre Grammy Awards in tre anni. Una delle formazioni più interessanti e audaci della scena jazz internazionale, guidata dal bassista e produttore californiano Michael League, già al fianco di David Crosby. Dopo i tour in Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Usa, adesso è il turno dell’Europa dove il collettivo texano con base a Brooklyn è atteso fino a novembre da una  lunga serie di concerti che raggiungeranno anche l’Italia. Si inizia l’11 luglio a Grado in occasione dell’Udin&Jazz, il 12 luglio all’Anfiteatro romano di Avella per l’anteprima della 24esima edizione del festival Pomigliano Jazz in Campania (che accoglierà il 28 luglio sulla vetta del Vesuvio il leggendario Charles Lloyd), il 14 luglio a Tortona all’Arena Derthona, il 18 luglio al Dromos Festival di Fordongianus e, infine, il 19 luglio a Perugia per Umbria Jazz.

Dal vivo presenteranno i brani dell’ultimo album, «Immigrance», pubblicato lo scorso marzo per la Groundup Music. A tre anni di distanza dal precedente “Culcha Vulcha”, questo lavoro discografico sfida i generi con una sintesi dal respiro globale, che sfocia in approcci e stili musicali di ampio raggio. La diversità e l’appartenenza a luoghi e culture differenti sono i concetti a cui si ispira il disco: tutti possono apportare il loro contributo grazie alle proprie esperienze e al proprio bagaglio culturale. Una vera e propria celebrazione della multiculturalità, in un album che spinge l’umanità a cambiare il proprio punto di vista, vedendo le diversità come un beneficio di cui gioire. Nata nel 2004 come una tipica college band (il nucleo originario è composto da studenti della University of North Texas) Snarky Puppy è diventata in poco una delle sigle più popolari del mondo del jazz e della fusion, termini che però nel loro caso risultano riduttivi. In realtà la loro musica sfugge a ogni classificazione proprio per la capacità di concentrare con estrema disinvoltura i suoni della contemporaneità.

«Siamo sempre stati un gruppo che abbraccia le differenze invece di cercare di equalizzarle», spiega il leader della band, Michael League. «Le singole personalità dei musicisti sono ciò che dà veramente alla band il suono. Tutti provengono da un background diverso e quindi inietta una nuova prospettiva, una voce unica, alla musica».On stage nella parte europea del tour mondiale partito a febbraio saliranno nove musicisti dal collettivo di oltre 25 membri: accanto a Michael League troviamo Louis Cato (batteria), Marcelo Woloski (percussioni), Bob Lanzetti (chitarra), Bill Laurance (tastiere), Justin Stanton (tastiere e tromba), Bobby Sparks (tastiere), Chris Bullock (sax e flauto) e Maz Mike Maher (tromba e flicorno). Gli Snarky Puppy, seguendo una linea tradizionale, si muovono tra jazz, funk e R&b, musica scritta e improvvisazione totale. Con ogni nuovo progetto il gruppo americano è ogni volta sold-out e la loro fama ha superato i continenti, facendo di loro uno dei gruppi più richiesti nella scena musicale contemporanea.