Secondary ticketing, anche Assomusica fa un esposto all’Agcom: «Multe alle piattaforme»

Dopo Ticketone anche Assomusica presenta un esposto all’Agcom e all’Antitrust perché vengano multati i siti di secondary ticketing. L’associazione alla quale aderiscono oltre 120 agenzie di promoting che organizzano l’80% dei concerti in Italia ha segnalato alle autority, allegando una serie di documenti, le maggiorazioni fino a 15 volte e oltre dei prezzi ufficiali dei biglietti sui siti Viagogo, StubHub e MyWayTicket per concerti che vanno Jovanotti (nella foto) a Laura Pausini e Biagio Antonacci, passando per Elisa, The Giornalisti e Jack Savoretti.

«Chiediamo all’autorità a cui vengono attribuiti i poteri di controllo», spiega il presidente di Assomusica Vincenzo Spera «di fare applicare la legge contro il secondary ticketing e in particolare il comma 545 che prevede sanzioni pecuniarie da 5mila a 180mila euro per quanti illecitamente fanno lievitare i prezzi dei biglietti a discapito dei consumatori finali. La soluzione individuata dal governo del biglietto nominativo nel settore della musica live – prosegue Spera – riteniamo che oltre a non essere necessaria comporterà danni certi agli operatori del settore, sia per i maggiori costi da sostenere per i servizi di controllo, sia per l’enorme allungamento dei tempi di afflusso agli eventi, sia per la perdita di tutte quelle forme di prenotazione, promozione e regalo di biglietti, non più consentite allo spettatore, che comporteranno una sicura contrazione delle vendite».

Assomusica, si legge nell’esposto inviato all’Agcom e per conoscenza all’Agcm, «nella sua veste di associazione di categoria considera quali primari valori da proteggere, nel contesto della propria attività e a tutela di propri associati e del mercato in cui essi operano, sia il diritto dei consumatori a poter accedere nel massimo numero possibile agli eventi organizzati pagando solo il prezzo ufficiale fissato dallo stesso organizzatore, sia il diritto degli artisti a non vedere alimentato attorno alla propria performance un mercato parallelo e opaco di compravendita di titoli di ingresso a prezzi spesso maggiorati di molte volte rispetto al prezzo ufficiale». Nell’esposto denuncia Assomusica segnala ad Agcom che per il tour «Jova Beach Party» di Jovanotti a fronte di un biglietto con posto unico fissato a 52 euro per la data del 28 agosto a Lignano Sabbiadoro, su Viagogo si può arrivare a fino a 300 euro, cioè sei volte in più (+500%). Per altre date (per esempio 6 e 27 luglio 2019) su MyWayTicket si può arrivare a 402 euro ma su StubHub si toccano anche i 960 euro (+1750%).

Per il concerto di Elisa i biglietti ufficiali, che vanno da 31 a 80 euro, su Viagogo toccano anche i 395 euro (+390%). Per il tour di Laura Pausini e Biagio Antonacci i prezzi stabiliti partono da 35 euro fino a 70 euro ma su StubHub possono arrivare a 265 euro (+230%). Situazione analoga (+260%) per il concerto del gruppo TheGiornalisti: i biglietti fissati fra 30 e 70 euro StubHub li propone anche a 265 euro. C’è, infine, Jack Savoretti, che da 30 euro, sempre su StubHub, vengono venduti a 144 euro (+380%). Secondary ticketing nel pieno senso dell’espressione, insomma.

  • Antonio |

    Basta secondary ticketing, mi sembra però giusto permettere ai privati di poter rivendere i propri biglietti al solo scopo di recupero di parte dei soldi spesi. Il nostro portale impone delle limitazioni sul prezzo dei biglietti e fa sì che la rivendita non possa trasformarsi in bagarinaggio. Basterebbe questo, rendere illegale la rivendita a prezzi maggiorati per debellare tutte le forme di bagarinaggio esistenti, non serve fare diventare il biglietto nominale.

  • Laura pasero |

    Che dire di Viagogo? Informazioni non chiare, prezzi più che raddoppiati, ho comprato online dei biglietti per un concerto senza rendermi conto che ero finita su quel sito di acquisto, colpa mia che ho fatto poca attenzione ma mi chiedo se il loro atteggiamento è considerato legale…

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