Il direttore generale di Siae impugna la spada di «Kill Bill» su Twitter e sfida Soundreef

Il direttore generale di Siae Gaetano Blandini viene dal mondo del cinema. E di cinema è un grandissimo appassionato. Film preferito: «Kill Bill» di Quentin Tarantino. Blandini è in vacanza in Giappone e questa mattina ha omaggiato il regista de «Le iene» sul proprio profilo Twitter con un video di una manciata di secondi intitolato «Sempre dalla parte di chi crea! Contro gli speculatori!». Un unico piano sequenza nel quale il dg, in una tenuta gialla che ricorda quella di Uma Thurman, si produce in una serie di evoluzioni con la katana, la spada dei samurai, proprio come faceva l’impavida eroina tarantiniana. Alla fine del video appare il logo di Siae, mentre sullo sfondo c’è l’inconfondibile voce di Nancy Sinatra che esegue «Bang bang (My baby shot me down)», brano che era il pezzo portante della colonna sonora del film in due episodi uscito tra il 2003 e il 2004. A quanto si apprende, si tratta di un’iniziativa personale del dg, non di uno spot di Siae. Blandini non fa in tempo a sfilare la spada che subito si ritrova sfidato a duello da Davide D’Atri, ad di Soundreef, la collecting di diritto inglese in polemica da ormai due anni con la Società autori ed editori sul tema del recepimento della Direttiva Barnier. Di D’Atri è infatti il primo commento al filmato: «Direttore, bel video! Ma ha pagato la licenza di sincronizzazione per la musica che ha usato?». Il dg risponde telegrafico: «Pensi alla salute». Da verifiche effettuate da «Money, it’s a gas!», Blandini ha pagato la licenza alle Edizioni Curci, titolari per l’Italia dei diritti sul brano. Come diceva il saggio Hattori Hanzo, «per chi è considerato guerriero, durante il combattimento l’annientamento del nemico deve essere l’unica preoccupazione».

  • NICOLA BRESCIA |

    Il Direttore Generale è un guerriero, quindi abituato a non perdere o quanto meno a lottare. Tutto questo lo sta facendo per mantenere in Italia una Tutela delle opere dell’Ingegno di tutti gli associati. Soundreef non è sicuramente pronta per abbattere il colosso SIAE, quindi sig. D’Atri si contenga, perché sta facendo solo un gran Rumore.

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