Secondary ticketing, «Le Iene» tornano a mordere. Tra Vivo Concerti e Rizzotto

Tra gli addetti ai lavori la voce circolava insistentemente: dopo lo scoop della scorsa settimana che ha messo nell’occhio del ciclone Live Nation e il suo ceo italiano Roberto De Luca, «Le Iene» sarebbero tornate a mordere sul tema del secondary ticketing. E così è stato: nella puntata del 15 novembre Matteo Viviani, inviato del programma di Italia 1, ha tirato fuori un’altra busta con altri documenti che attesterebbero rapporti commerciali tra società di promoting e siti di re-ticketing. La società in questione è Vivo Concerti: Viviani ha fatto visita all’attuale ad, Clemente Zard, che nega ogni coinvolgimento, condanna il fenomeno e rimanda tutto alla precedente gestione dell’azienda. Ossia a Corrado Rizzotto (nella foto) che oggi guida Indipendente Concerti, azienda che porta in Italia Radiohead, Green Day e Linkin Park. La troupe de «Le Iene» si è recata a Pordenone, dove ha sede il quartier generale di Indipendente e ha intercettato Rizzotto per strada che non si è lasciato intervistare. Viviani non si è fermato di fronte ai suoi «Buona giornata» e allora il promoter ha deciso di motivare le ragioni del suo silenzio: «Con i montaggi che fate avete sempre l’ultima parola». E ancora: «Io non rispondo a lei. Risponderò a qualcun altro, se qualcun altro avrà modo di chiedermi qualcosa». Davvero curiosa la sorte del secondary ticketing, altrimenti detto bagarinaggio online: per anni è stato argomento di dibattito tra addetti ai lavori e appassionati di musica. Adesso di rischia di diventare un vero e proprio «genere» televisivo.