«Mi avete frodato sui diritti». Il bassista degli Spinal Tap fa causa a Vivendi per 125 milioni

Vi ricordate gli Spinal Tap? Sì, proprio la fantomatica band heavy metal protagonista del mockumentary «This is Spinal Tap», realizzato nel 1984 dal regista Rob Reiner. Un gruppo immaginario che si ritrovò a sorpresa al centro di un vero e proprio culto. Un «oggetto» vintage che quest’oggi si ritrova, altrettanto a sorpresa, su un bel po’ di media di lingua inglese, compreso il «Financial Times». Motivo: Harry Shearer che nel celebre film recitò la parte del bassista Derek Smalls (nella foto in una scena del film) ha fatto causa a Vivendi, il gruppo francese che dal 1989 detiene i diritti sull’opera cinematografica, chiedendo un risarcimento da 125 milioni di dollari. L’attore e musicista californiano – che fu co-autore del soggetto e mediò molti caratteri del personaggio da lui interpretato da Lemmy dei Motorhead – sostiene di essere stato vittima di frode e violazione del contratto da parte del gigante dei media controllato da Vincent Bolloré perché dal 1989 al 2006 avrebbe incassato appena 98 dollari dai diritti della colonna sonora e 81 dollari dalla vendita del merchandising legato alla band. Praticamente l’equivalente di quattro magliette degli Spinal Tap acquistate online.