Coldplay e non solo: Warner Music spende più di 1 miliardo di dollari in artisti e repertorio

Sarà anche la terza forza del mercato discografico mondiale, ma negli ultimi 12 mesi ha speso sul segmento artisti e repertorio la bellezza di 1,5 miliardi di dollari. Stiamo parlando di Warner Music Group, la major americana controllata da ormai cinque anni dalla holding Access Industries di proprietà del magnate russo Leonard Blavatnik. Addirittura nel quarto trimestre del 2015, con un impiego di 300 milioni di dollari, è stato quello caratterizzato dal maggiore investimento in A&R dal 2009 a questa parte. Lo rivela il giornale online specializzato «Music Business Worldwide» che ha passato al setaccio l’ultimo bilancio della multinazionale delle sette note. Una spesa che trova riscontro nelle ottime performance commerciali degli artisti Warner nel corso del 2014: addirittura quattro dei dieci singoli di maggiore successo, meglio delle concorrenti Universal Music Group e Sony Music, e due album nella top 10 globale. Ossia «X» di Ed Sheeran in seconda posizione e «A Head Full of Dreams» dei Coldplay (nella foto di Julia Kennedy) all’ottava. Sul versante della musica incisa la quota di mercato di Warner, nell’anno preso in considerazione, sarebbe così cresciuta dal 16,7 al 17,1%, mentre Universal sarebbe leggermente calata (dal 34,1% al 33,5%), Sony resterebbe tutto sommato stabile (22,6%) e le indie label raccoglierebbero insieme il 26,8 per cento. Sul versante del publishing, in ultimo, resta salda la leadership di Sony Atv (28,3%), con Warner Chappel che può contare sul 12,4% della «torta».